Se c’è una cosa che rende semplice e agevole il nostro navigare, scorrazzare o vagare in Internet sono i DNS. I Domain Name System sono infatti una parte fondamentale per il funzionamento del Web ma, essendo “nascosti” all’apparenza, la maggior parte degli utenti della Rete ne disconosce il funzionamento.
I DNS rendono la nostra navigazione in Internet molto facile perché, se non fosse per loro, dovremmo ricordarci complesse e numerose serie di numeri per accedere ai nostri siti preferiti o per scoprirne di nuovi: i famosi indirizzi IP. La funzione principale dei server DNS è quindi quella di trovare e restituirci la corrispondenza tra il nome del dominio che digitiamo e il relativo indirizzo IP, unico in tutto il web; il sistema di funzionamento dei server DNS serve anche per consentire il trasferimento di file e messaggi di posta elettronica.
Sembrerebbe un’operazione semplice quella che svolgono i siti di directory DNS, tuttavia, considerando che ogni indirizzo IP (dall’inglese Internet Protocol address) è costituito da una stringa di 4 numeri, separati da un punto e compresi da 0 a 255 (esempio: 192.168.0.10), le combinazioni possibili sono 256 alla quarta, che equivale a dire oltre 4 miliardi: dunque, una notevole mole di dati analizzati continuamente dai DNS.
Per riassumere, il DNS è un servizio di directory utilizzato per la risoluzione dei nomi dei server, da indirizzi logici e testuali (URL) in indirizzi IP. Questa funzione è essenziale per l’usabilità di Internet, visto che gli esseri umani hanno più facilità a ricordare nomi testuali, mentre i dispositivi d’instradamento lavorano su indirizzi binari. Il sistema dei DNS è quello che si occupa proprio di questo lavoro di transcodifica e può essere descritto in breve come il più grande database del mondo, in cui sono catalogati tutti i siti web esistenti. Senza questo database Internet non esisterebbe così come lo conosciamo!

Arriviamo al tema della censura, perché pochi utenti sanno che attraverso i DNS si attua il controllo dei providers (soggetti che forniscono un servizio Internet). Ogni provider utilizza i propri DNS e quando vuole impedire l’accesso a un sito fa in modo che i DNS non comunichino l’IP associato al nome del dominio. Questo significa che la Rete non è così libera e indipendente come si suppone.
La buona notizia è che dal 2005 esiste un interessante progetto volto a liberare la Rete e gli utenti dalle maglie della “censura invisibile”: si chiama OpenDNS e il suo ideatore è il californiano, poco più che trentenne, David Ulevitch. L’obiettivo che si propone Open DNS è quello di svincolare la connessione di ogni utente dal controllo dei providers ed aggiungere nuove funzionalità di sicurezza per proteggere da siti di phishing: un tipo di truffa che avviene attraverso messaggi di posta elettronica al fine di carpire password bancarie e altri dati personali.
Per utilizzare il sistema di OpenDNS è sufficente accedere alla pagina delle impostazioni dell’omonimo sito e seguire le istruzioni. Il progetto OpenDNS sta registrando una notevole crescita e piace soprattutto perché è un servizio gratuito che si mantiene attraverso la pubblicità online. Comodo SecureDNS è la migliore alternativa a OpenDNS, anch’esso completamente gratis.
Libertà, sicurezza e accessibilità a costo zero sono da sempre considerate dagli utenti ottime ragioni  per accogliere con favore un progetto.

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